Drosere temperate


Questo gruppo di Drosere è diffusa praticamente in tutto il globo settentrionale (vedi zone gialle nell'immagine sotto), in Italia si possono trovare esemplari di Drosera intermedia e Drosera rotundifolia.


L'habitat naturale in cui queste piante crescono è caratterizzato da un clima temperato, da qui ne deriva il nome della loro classificazione.
Un clima dove gli inverni sono relativamente rigidi e piovosi, mentre le giornate estive sono calde.
Proprio per queste caratteristiche climatiche, similari a quelle presenti nel nostro territorio, sono a mio avviso le Drosere più facili da coltivare poichè non richiedono esigenze particolari per la loro crescita.
Il loro ciclo di vita si distingue in due periodi ben distinti:

Periodo vegetativo

Con l'arrivo della primavera, le temperature s'innalzano ed aumentano la durata le ore di luce della giornata (fotoperiodo).
Queste variazioni climatiche inducono al risveglio tutte quelle piante carnivore (Drosere temperate comprese) entrate in una sorta di letargo durante i mesi invernali.
E' questo il momento di aumentare l'apporto idrico, utilizzando dei sottovasi in modo da garantire un substrato ben zuppo durante questa fase di crescita.
La pianta inizia a formare nuove foglie che nel giro di poco tempo si riempiono di goccioline collose.
A primavera inoltrata e durante i mesi estivi arrivano copiose le fioriture con splendidi fiorellini, spesso a grappolo, dai colori che variano dal bianco, ciclamino e rosa più o meno intenso.


Periodo di riposo

Al termine dell'estate, con l'arrivo dell'autunno, le temperature tendono a scendere mentre diminuiscono progressivamente le ore di luce della giornata (fotoperiodo).
Un segnale inequivocabile per le Drosere temperate.... è il momento del riposo invernale.
Durante questo periodo che dura fino alla successiva primavera, l'attività vegetativa risulta limitata, tanto che è possibile sospendere l'apporto idrico, mantenendo comunque sempre umido il substrato.
Con l'arrivo dell'inverno, queste piante adottano un sistema di difesa per far fronte alle rigide temperature invernali (sopportano anche temperature appena sotto lo 0°), perdono la loro parte aerea e formano degli ibernacoli, simili a rosette compatte al centro della pianta.


Per avere piante sane e robuste è consigliabile rinvasarle ogni anno, cambiando il substrato (50% torba acida di sfagno e 50% perlite), il vaso che deve avere possibilmente dimensioni leggermente più ampie rispetto al precedente.
Il periodo più propenso per il rinvaso rimane quello che precede il risveglio, quando le radici non sono in fase di sviluppo, avendo l'accortezza di mantenere in posizione verticale l'ibernacolo.
E' possibile effettuare il rinvaso anche dopo il risveglio, in questo caso bisogna prestare molta attenzione a non danneggiare l'apparato radicale in fase di sviluppo.